Fondata alla fine degli anni '70 da Sandro Ferri e Sandra Ozzola, la casa editrice edizioni e/o ha sin dal principio manifestato la volontà di creare ponti e aperture nelle frontiere letterarie per stimolare il dialogo tra le diverse culture. È così che ha iniziato a portare in Italia le letterature dell'Europa dell'Est, quando vigevano nei loro confronti ostracismo o strumentalizzazioni politiche. Sono di questi primi anni gli incontri con alcuni grandi autori dell'Est che hanno accompagnato a lungo - e in alcuni casi continuano ad accompagnare - la storia delle edizioni e/o: Milan Kundera che ha diretto la "Collana praghese", Bohumil Hrabal, Christa Wolf, Kazimierz Brandys, Christoph Hein. Poco più tardi, nell'intento di allargare i suoi orizzonti, si è dedicata all'esplorazione, in termini letterari, dell'America, ma anche in questo caso la ricerca si è diretta fuori dai sentieri battuti e ciò ha permesso alla casa editrice di far conoscere in Italia, tra gli altri, Thomas Pynchon e Alice Munro.
L'area mediterranea, d'altra parte, non è stata meno stimolante dal punto di vista creativo: lanciando in Italia il genere del noir mediterraneo le edizioni e/o hanno pubblicato autori del calibro di Eric-Emmanuel Schmitt, Jean Claude Izzo o Massimo Carlotto. Inoltre prestando un'attenzione sempre costante alla letteratura femminile è stato possibile portare al successo autrici di grande valore come Elena Ferrante, Lia Levi e Alice Sebold.
Dai primi anni Novanta, inoltre, la casa editrice allarga il proprio pubblico avviando una fortunata collana di tascabili nella quale vengono riproposti i titoli di maggiore successo. Singolare è la conformazione stessa della casa editrice, che vede impegnate persone provenienti dai paesi più disparati, da diverse città italiane, europee e anche extra-europee. Da segnalare il caso letterario L'eleganza del riccio di Muriel Barbery (2007) da cui è anche stato tratto un film.