La casa editrice Tullio Pironti nasce a Napoli, nel 1972.
Ma la storia ha radici ben più lontane, addirittura ai tempi dei Borboni, quando Michele Pironti (avo di Tullio), imprigionato con Luigi Settembrini e Carlo Poerio, iniziò a fare attività editoriale. Il primo titolo pubblicato è di grande impatto: si tratta di La lunga notte dei Feydan, scritto da Domenico Carratelli all'indomani della strage di atleti israeliani e sequestratori palestinesi durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera. Sono stati nomi del catalogo Don DeLillo, Bret Eston Ellis e il Nobel egiziano Naghib Mahfuz.
Ma non solo narrativa: molte collane sono di saggistica, in particolare di libri-reportage d'attualità. Tra i più significativi citiamo almeno gli scritti di David Yallop e Richard Hammer, nonché i testi sulle vicende finanziarie del Vaticano e sulla morte di Papa Luciani. Da segnalare, infine, la collana "Elogi", che raccoglie monografie ragionate su grandi personaggi (tra gli altri, Papa Francesco, Carmelo Bene e De Laurentiis), su eventi importanti e piccole gioie quotidiane.