(Bordeaux 1936) romanziere e critico francese. Dopo aver conseguito la laurea in scienze economiche, esordì nella letteratura nel 1957 con una novella, La sfida (Le défi, nt), accolta entusiasticamente da L. Aragon e F. Mauriac. Seguirono alcuni romanzi a sfondo autobiografico, tradizionalmente impostati sull’analisi psicologica, tra cui Una curiosa solitudine (Une curieuse solitude, 1958, nt) e Il parco (Le parc, 1961). Fondatore della rivista «Tel quel» nel 1960, S. si è orientato, dagli anni ’70, verso uno sperimentalismo sempre più avanzato nel campo linguistico e psicoanalitico. La sua attività di critico, interessato più alla genesi dell’opera all’interno della coscienza dell’autore che all’opera in sé, ha determinato anche la sua evoluzione come romanziere: Leggi (Lois, 1972, nt), H (1973) e, più ancora, Paradis (1980) si distinguono per la loro complessità e l’ardita tecnica alla ricerca di una più alta libertà espressiva. Tra le opere successive: Follie francesi (Les folies françaises, 1988, nt), La festa a Venezia (La fête à Venise, 1991, nt), Studio (1997, nt), La stella degli amanti (L’étoile des amants, 2002, nt), Una vita divina (Une vie divine, 2005, nt).