(New York 1911 - North Stratford, New Hampshire, 1972) scrittore statunitense. Erede della grande tradizione anarchica e pacifista di H.D. Thoreau, seppe farsi interprete precoce e costruttivo del disagio degli anni Cinquanta, e del dissenso degli anni Sessanta, nei saggi: La gioventù assurda (Growing up absurd, 1960), indagine sulla mutata fisionomia delle nuove generazioni; Tracciando la linea (Drawing the line, 1962, nt), attacco alla «sociolatria americana»; La società vuota (Like a conquered province, 1967), studio dell’«ambiguità morale dell’America». Tra le opere creative, sono notevoli i romanzi La città imperiale (The imperial city, 1959, nt) e La sostituzione (Making do, 1963, nt), quest’ultimo sul tema del rapporto tra omosessualità, società e piccola comunità «liberata». I testi teatrali di I fatti della vita (The facts of life, 1965, nt) e le poesie di Il maestoso Hudson (The lordly Hudson, 1962, nt) confermano la sua apertura visionaria di ideatore di società alternative.