(Trani, Bari, 1912 - Roma 2001) critico e saggista italiano. Studioso di letteratura francese (ha insegnato a lungo all’università di Roma), si è occupato anche di autori italiani e di storia del teatro. Fondamentali i suoi studi su Baudelaire: Baudelaire critico (1939), Baudelaire e la poetica della malinconia (1946), Baudelaire (1975). Tra le altre sue opere, di un saggismo aperto all’analisi comparativa, allo studio delle varianti d’autore, alla ricostruzione di grandi temi culturali e artistici, alla rievocazione suggestiva di figure e ambienti, si ricordano: Il paradiso della ragione (1960), Vita, avventure e morte di Don Giovanni (1966), I fantasmi dell’opera (1971), Il silenzio di Molière (1975), Il principe di Palagonia (1978), L’angelo della notte (1979), Pirandello o la stanza della tortura (1981), Saggi italiani (1983), Le rovine di Parigi (1985), Dal Medioevo al Settecento (1987), Proust e dintorni (1989), Elogio della luce. Incontri tra le arti (1990), Il teatro delle passioni (1993), Manzoni e la via del romanzo (1994), Il naufragio della Speranza (1995), Ritratti, personaggi, fantasmi (1997), Scrittori al tramonto (1999). Notevole il volume Gli anni dell’attesa (1987), specie di autobiografia intellettuale. Si devono inoltre a M. edizioni di classici (Berni, Straparola) e moderni (Baudelaire, Pirandello).