(Milano 1918-99) scrittore italiano. Esordì nel 1942 con il saggio Limiti e ragioni della letteratura infantile. Nel 1946 pubblicò Misteri gaudiosi (quasi una dichiarazione di poetica), cui seguirono il romanzo In Australia con mio nonno (1947) e i racconti Lo zio prete (1951), opere in cui si precisa la sua religiosità serena percorsa da un vivace humour. La sua opera più nota è il romanzo Il velocifero (1965), storia d’ambiente milanese che fa rivivere figure, oggetti, interni domestici tra fine ’800 e primo ’900. Interessante, dopo Orfeo in paradiso (1967, premio Campiello), Non sparate sui narcisi (1971), Come se (1973), soprattutto Il Mandragolo (1979), in cui l’angoscia della morte viene esorcizzata in chiave fantastico-grottesca e l’impasto fra sostrato dialettale e lingua colta raggiunge efficaci esiti stilistici. Tra le altre sue opere: Fuga dall’Egitto (1991); Manoscritto da Itaca (1991); Il cuore dell’inverno (1992); Nell’orto dell’esistenza (1996).