Figlio di madre polacca e padre tedesco, Günter Grass nasce a Danzica, allora città-stato indipendente. Un luogo multietnico in cui polacchi, tedeschi e kashubi convivevano tra tensioni e fatiche.
I genitori del piccolo Günter possiedono una drogheria, e lui va a scuola fino a 15 anni, quando prova ad arruolarsi nella marina del Terzo Reich. Non ci riuscirà, ed entrerà come volontario nel Reichsarbeitsdienst e due anni dopo nelle Waffen SS.
(Confesserà la sua infatuazione per il Terzo Reich in un libro di gran scalpore, Sbucciando la cipolla, edito in Italia nel 2007 per Einaudi).
Nel 1945 viene ferito dagli Alleati e, catturato dagli statunitensi, viene rinchiuso in un campo di prigionia in Baviera.
Dopo al guerra viene liberato ma perde del tutto i contatti con la famiglia d'origine: è l'inizio di una nuova vita, in cui Grass tenta i lavori più umili, e intanto scrive. Comincia a studiare scultura e grafica (frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Berlino), viaggia e si sposa due volte.
L'esordio letterario vero e proprio avviene nel 1959, con Il tamburo di latta (pubblicato per la prima volta in italia da Feltrinelli nel 1962), primo della "Trilogia della città di Danzica", che prosegue con Gatto e topo (Feltrinelli, 1964) e Anni di cani (Feltrinelli, 1969). Nel 1960 si stabilisce a Berlino, e sostiene la SPD. Negli anni '80 diventa Presidente dell'Accademia di Belle Arti che aveva frequentato, poi vive a Calcutta con la moglie per qualche anno. Continua a scrivere, diventando un maître à penser per la cultura tedesca. Nel 1999 Günter Grass viene insignito del prestigioso Premio Nobel alla letteratura, e dal 2005 risiede a Lubecca.
Oltre che romanziere, Grass è saggista e poeta, drammaturgo e scultore. Tra le sue opere più importanti ricordiamo Anestesia locale (Einaudi, 1971), Viaggio elettorale. Discorsi politici di uno scrittore (Einaudi, 1973), Dal diario di una lumaca (Einaudi, 1974), Il rombo (Einaudi, 1979), L'incontro di Telgte (Einaudi, 1982), La ratta (Einaudi, 1987), Mostrare la lingua (Einaudi, 1989), Il richiamo dell'ululone (Feltrinelli, 1992), È una lunga storia (Einaudi, 1998), Il mio secolo. Cento racconti (Einaudi, 1999) e Il passo del gambero (Einaudi, 2002); oltre che varie raccolte di poesie, saggistica e opere teatrali.
Günter Grass ci lascia il 13 aprile 2015, a 87 anni.