(Redruth, Cornovaglia, 1935) poeta e romanziere inglese. Le prime raccolte poetiche sono caratterizzate da un intreccio di fantascienza ed erotismo; in seguito la sua opera si è concentrata sull’analisi degli stati emotivi e delle tensioni del rapporto amoroso: Sinfonia a Mosca (Symphony in Moscow, 1974, nt), Amore e altre morti (Love and other deaths, 1975, nt), Notizie dal fronte (News from the front, 1983, nt, scritto a quattro mani con Sylvia Kantaris), Non dire tutto (Not saying everything, 2006, nt). Dalla fine degli anni Settanta si è dedicato sempre più intensamente alla narrativa: Il suonatore di flauto (The flute player, 1979, nt) intende essere un omaggio agli artisti russi oppressi dal totalitarismo; L’albergo bianco (The white hotel, 1981), il suo romanzo più noto, è costruito intorno al caso clinico di una immaginaria paziente ebrea di S. Freud. Tra i romanzi successivi, Ararat (1983), prima parte della serie «Russian Nights», proseguita con Rondine (Swallow, 1984), Sfinge (Sphinx, 1986), Summit (1987), Giacere insieme (Lying together, 1990, nt), Un volo nell’amore (Flying into love, 1992, nt), Signora con portatile (Lady with a laptop, 1996, nt) e Charlotte. L’ultimo viaggio di Jane Eyre (Charlotte, 2000), immaginario proseguimento del romanzo di Ch. Brontë. La sua opera include anche traduzioni dalla letteratura russa (Puškin), la novella Quadri di un’esposizione (Pictures at an exhibition, 1993, nt) e il saggio autobiografico Memorie e allucinazioni (Memories and hallucinations, 1988, nt).