(Cuballing, Western Australia, 1938) scrittore australiano. Intellettuale scomodo e controverso, è autore dei primi importanti testi teorico-critici e narrativi sull’aboriginalità, che lo hanno posto negli anni ’90 al centro di un acceso dibattito. A partire da Gatto selvaggio cade (Wild cat falling, 1965) - cui sono seguiti Doin Gatto Selvaggio (Doin wildcat, 1988, nt) e Gatto selvaggio grida (Wildcat screaming, 1992), una trilogia di formazione dai toni tragicomici - ha parlato di colonialismo, razzismo e perdita dell’identità tradizionale proponendo una storiografia alternativa del rapporto fra cultura occidentale e culture «altre» (La ricetta del Dottor Wooreddy per sopravvivere alla fine del mondo, Dr. Wooreddy’s prescription for enduring the ending of the world, 1983, nt). Nei romanzi della cosiddetta Master series (trilogia scritta negli anni 1991-99) trasforma l’intero processo coloniale in una sorta di epica gotica. È autore anche di saggi innovativi su scrittura e cultura aborigene (Scrivere dal margine, Writing from the fringe, 1990, nt) e di raccolte poetiche improntate alla tradizione dei «canti» australiani (Dalwurra, 1988, nt; Il giardino del Getsemani, The Garden of Gethsemane, 1991, nt).