"Nome d'arte di Reginald I. Montgomery Hitchcock, regista statunitense di origine irlandese. Emigrato negli Stati Uniti nel 1911, attore e sceneggiatore dal 1913 al servizio di Edison, Vitagraph e Fox, esordisce nella regia per la Universal (1916). È tuttavia la Metro Pictures (non ancora mgm) a «scoprirlo» attraverso J. Mathis, che gli affida la propria sceneggiatura di I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1921), melodramma a forti tinte sullo sfondo della Grande Guerra. Il successo commerciale lancia definitivamente R. Valentino e I., che nel frattempo ha sposato l'attrice A. Terry. I titoli seguenti spaziano dall'horror (Femmine frivole, 1922 scritto dallo stesso I.) al cappa e spada (Il prigioniero di Zenda, 1921; Scaramouche, 1923) alle ambientazioni esotiche (The Arab, 1924). In tutti questi film, dominati da una visionarietà raffinata e fantasiosa, è protagonista R. Novarro, con cui I. sostituisce Valentino quale sex-symbol latino. Estromessolo dalla regia di Ben-Hur (1926) affidata a F. Niblo, nonostante l'intercessione di E. von Stroheim che lo considera «il più grande regista del mondo», la Metro lo sostiene nella costituzione a Nizza di una costola europea della casa, dove dirige in sostanziale autonomia opere suggestive (Mare Nostrum, 1926), bizzarre (Il mago, 1926) ed eleganti (Il giardino di Allah, 1927). Lo scarso successo di pubblico e l'ostilità di L.B. Mayer lo conducono all'abbandono dopo un solo film sonoro (Baroud, 1932). "