Attrice italiana. Di padre iugoslavo, studia danza a Parigi e comincia la carriera di ballerina classica avvicinandosi anche alla recitazione. Minuta, aggraziata, poco appariscente quanto misurata e discreta, trova al ritorno in Italia una propria dimensione prima teatrale e poi cinematografica in ruoli defilati ma credibili. Lavora per il grande schermo dal 1960 con Il sicario di D. Damiani e nel 1970 A. Lattuada ha l’intuizione di farle interpretare la derelitta sorella Tettamanzi, arpista evanescente e fragile che si rivelerà un vulcano in Venga a prendere il caffè... da noi. Seguono decine di pellicole e la grande popolarità nei panni di Pina, la «disastrata» moglie del ragionier Fantozzi/P. Villaggio alla quale riesce a conferire toni di tragicomica umanità. Nel 2000 è nel cast del melodramma Lontano in fondo agli occhi, di G. Rocca, nel 2005 in quello di Le seduttrici di M. Barker, mentre nel 2007 è l’infermiera caposala in Saturno contro di F. Ozpetek e prende parte a All’amore assente di A. Adriatico.