Storico e studioso di statura europea, meridionalista di primo piano, esponente politico e saggista, professore emerito dell’Università di Napoli Federico II e promotore della “legge Galasso” per la protezione del paesaggio.
Nato a Napoli il 19 novembre 1929, Galasso aveva vinto nel 1953 una borsa di studio all’Istituto italiano di studi storici fondato da Benedetto Croce. Galasso era rimasto negli anni fedele al pensiero del grande filosofo idealista, al quale aveva dedicato il saggio Croce e lo spirito del suo tempo (Laterza).
Si era affermato come storico dell’Età moderna, con grande attenzione anche al Medioevo e al Risorgimento.
Aveva aderito al Partito Repubblicano di Ugo La Malfa e di Giovanni Spadolini, per il quale era stato deputato dal 1983 al 1994, ricoprendo due volte il ruolo di sottosegretario, prima ai Beni culturali e poi all’intervento straordinario nel Mezzogiorno.
Per breve tempo era stato sindaco di Napoli e - dal 1978 al 1983 - Presidente della Biennale di Venezia.
Aveva curato la riedizione delle opere di Croce per Adelphi, dirigeva la rivista «Acropoli» (Rubbettino), scriveva sul «Corriere». Inoltre era docente di Storia moderna all'università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dal 1977 socio dell'Accademia dei Lincei.
Tra le sue pubblicazioni: Nient’altro che storia. Saggi di teoria e metodologia della storia (Il Mulino), Storia del Regno di Napoli (6 volumi, Utet), Storici italiani del Novecento (Il Mulino), Storiografia e storici europei del Novecento (Salerno Editrice). Per Rubbettino aveva recentemente curato Alle origini del dualismo italiano (2014). Nel 2018 Laterza ripubblica Intervista sulla storia di Napoli.
Alla notizia della sua morte il Presidente Sergio Mattarella ha dichiarato:
"Scompare con Giuseppe Galasso una grande figura del mondo intellettuale italiano. Alla sua cultura di storico e di studioso del pensiero politico ha saputo unire una ricca umanità e una incrollabile passione civile, che ha animato nel tempo il suo impegno e ha contribuito a rafforzarne l'autorevolezza".
Mentre il filosofo Corrado Ocone ha dichiarato: "Giuseppe Galasso, per statura scientifica, per la capacità di sapere unire come pochi altri l’impegno civile alla autorevolezza negli studi storici, va annoverato sicuramente fra i grandi Maestri del nostro tempo." Nel 2019 Neri Pozza ha pubblicato una sua intervista Il regno di Napoli.