(Bayreuth 1926 - Dortmund 2005) scrittore tedesco. Rappresentante della letteratura operaia del Gruppo 61, ha delineato la precaria situazione del lavoratore nel mondo industriale, fra problemi sindacali, automazione e consumismo, sulla base delle sue esperienze di minatore nella Ruhr (Fuoco fatuo e fuoco, Irrlicht und Feuer, 1963, nt). Con linguaggio e stile semplici, G. ha denunciato anche, in altri libri, il neofascismo e la corruzione politica. Notevole è Strada sdrucciolevole (Stellenweise Glatteis, 1973, nt), un angoscioso quadro della vita operaia, segnata da condizionamenti e solitudine. Tra le opere successive si ricordano la raccolta di scritti Conversazioni di classe (Klassengespräche, 1981, nt) e i romanzi La valanga (Die Lawine, 1986, nt), Mareggiata (Springflut, 1990, nt), La caccia alla scrofa e altri racconti (Die Saujagd und andere Vorstadtgeschichten, 1995, nt), La bella sconosciuta (Die schöne Unbekannte, 1997, nt).