Poeta e romanziere spagnolo. Ha svolto un’intensa attività giornalistica collaborando con diverse testate e in particolare con «El País». Ha raggiunto la fama con la creazione del personaggio-detective di Pepe Carvalho, sorta di ironica versione catalana di Maigret o Marlowe, avventuriero dagli spiccati interessi erotico-gastronomici, protagonista di numerosi romanzi polizieschi: da Io ho ucciso Kennedy (Yo maté a Kennedy, 1972), a La solitudine del manager (La soledad del manager, 1977), a Un delitto per Pepe Carvalho (Los mares del Sur, 1979), a Gli uccelli di Bangkok (Los pájaros de Bangkok, 1983), che ha segnato l’inizio della sua popolarità internazionale. Sono seguiti, tra gli altri, La rosa di Alessandria (La roja de Alejandría, 1984), Le terme (El balneario, 1986), Il centravanti è stato assassinato verso sera (El delantero fue asesinado al atardecer, 1988), Il labirinto greco (El laberinto griego, 1991), Quintetto di Buenos Aires (Quinteto de Buenos Aires, 1997), L’uomo della mia vita (El hombre de mi vida, 2000) e Millennio I. Pepe Carvalho sulla via di Kabul (Milenio Carvalho I. Rumbo a Kabul) e Millennio II. Pepe Carvalho, l’addio (Milenio II. En las antipodas), entrambi postumi (2004).
La sua vena di scrittore acuto e disincantato, brioso e amaro si ritrova anche nelle altre opere narrative e saggistiche: Il pianista (El pianista, 1985), una vicenda incentrata sul rapporto tra intellettuali e potere politico; Galindez (1985, Premio nacional de narrativa), ricostruzione dell’assassinio di un diplomatico basco in esilio, nel 1956; Io, Franco (Autobiografía del general Franco, 1992), opera di grande impegno storiografico; Pamphlet dal pianeta delle scimmie (Panfleto desde el planeta de los simios, 1994), polemica riflessione sulle società opulente; Il fratellino (El hermano pequeño, 1995), Pasionaria e i sette nani (Pasionaria y los siete enanítos, 1995) su Dolores Ibarruri e il saggio Il potere e la boria (La aznaridad, 2003), profonda critica al governo di J.M. Aznar.
Il lavoro poetico, che V. M. pone al centro della sua attività, testimonia la sua riflessione sul rapporto tra l’uomo e un mondo fondato sull’ingiustizia e sull’ineguaglianza: Una educazione sentimentale (Una educación sentimental, 1967), Praga (1983), Memoria e desiderio (Memoria y deseo, 1986), Ma il viaggiatore che fugge (Pero el viajero que huye, 1990).
Tra le sue ultime opere ricordiamo: L'uomo della mia vita (El hombre de mi vida, 2000), Millennio 1. Pepe Carvalho sulla via di Kabul (Milenio. Carvalho I. Rumbo a Kabul, 2004), Millennio 2. Pepe Carvalho, l'addio (Milenio. Carvalho II: En las antipodas, 2005), La bella di Buenos Aires, 2013 (La muchacha que pudo ser Emmanuelle.
Da: Enciclopedia della letteratura edizioni Garzanti 2007