(Londra 1788 - Missolungi 1824) poeta inglese. Figlio di un aristocratico stravagante e dissoluto, trascorse un’infanzia infelice (tormentata, fra l’altro, da una congenita deformità a un piede) nella casa di famiglia in Scozia. Studiò alla public school di Harrow e nel Trinity College di Cambridge (1805-08). Nel 1806, giovanissimo, pubblicò il suo primo volume di poesie Brani fugaci (Fugitive pieces), che fu però immediatamente ritirato. B. divenne noto come poeta satirico con il poema Poeti inglesi e critici scozzesi (English bards and scottish reviewers, 1809), sprezzante risposta alle critiche mosse dalla «Edinburgh review» alla sua precedente raccolta di poesie Ore d’ozio (Hours of idleness, 1807). Insofferente dei ristretti orizzonti dell’alta società inglese, B. partì per un lungo viaggio in Spagna e in Oriente; al suo ritorno, nel 1812, pubblicò i primi due canti del Pellegrinaggio del giovane Aroldo (Childe Harold’s pilgrimage), il poema che lo rese celebre; in esso riuscì a rappresentare un tipico «figlio del suo tempo», Aroldo-Byron, misterioso dandy, «uomo fatale» a sé e agli altri. In pochi anni seguirono numerosi altri poemi, fra cui Il giaurro (The giaour, 1813), Il corsaro (The corsair, 1814), Parisina (1816). B., che si era sposato nel 1815, fu abbandonato dalla moglie dopo un anno. Lo scandalo che ne seguì (si era sparsa la voce di un suo rapporto incestuoso con la sorella) gli fece perdere i favori dell’alta società londinese e lo costrinse a lasciare l’Inghilterra e a stabilirsi successivamente in Svizzera, a Venezia, a Ravenna. Il terzo e il quarto volume del Giovane Aroldo apparvero nel 1816 e nel 1818; questi anni, e quelli immediatamente successivi, furono i più produttivi per il poeta, che pubblicò il dramma Manfred (1817), Beppo (1818), primo tentativo di poema burlesco, Mazeppa (1819) e Don Giovanni (Don Juan, 1819-24), rimasto incompiuto, così come i drammi in versi Caino (Cain, 1821) e Werner (1823). B. continuò a privilegiare la vena satirica in La visione del giudizio (A vision of judgment, 1822), violento attacco al poeta romantico Southey. Due anni dopo, conquistato alla causa dell’indipendenza ellenica, si recò in Grecia al seguito di una spedizione destinata a organizzarvi la rivolta contro i turchi, ma morì di febbri a Missolungi. La produzione poetica di B. si distingue in due periodi, separati dagli avvenimenti del 1816: una prima fase romantica, rappresentata soprattutto da Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, in cui prevalgono il sentimento e i luoghi comuni del romanticismo; e una seconda fase in cui B. scrisse principalmente poemi burleschi, a imitazione di quelli italiani (Pulci), raggiungendo la sua espressione più alta nel Don Giovanni, poema eroicomico e satirico, dove, all’interno di uno schema picaresco, si mescolano satira, epica e romanzo. Come poeta e come uomo, B. patì drammatiche contraddizioni, che si esprimono, volta a volta, nei toni del lirismo più delicato e del più arrogante cinismo. La complessa ambiguità del suo temperamento si riflette anche, direttamente, nello stile, impetuoso, irrequieto ed esuberante, caratterizzato da un ritmo che tende ora a una robustezza virile, ora a una fluida eleganza.