Il corpo dei ricordi

Sono sempre molto diffidente nei confronti degli scrittori esordienti italiani, ma Daniela Montella mi ha conquistata al punto da considerare il suo uno dei migliori libri letti quest’anno. Il suo romanzo non è categorizzabile semplicemente come distopico, poiché raccoglie anche riflessioni filosofiche ed antropologiche, il tutto miscelato con elementi del thriller psicologico. La trama è solida ed affascinante, resa piacevole da uno stile misurato, che non annoia e scorre piacevolmente. Merita l’acquisto.

Bellissimo e inquietante, per la serie "prova a immaginare quanto sarebbe terribile se tu davvero ottenessi quello che vuoi".

E' un libro assolutamente da leggere. Consentire alla protagonista, Yolande, di condurvi nella sua vita e nella non morte che la circonda, permetterà al lettore di infiltrarsi in un luogo di luci ed ombre, dove la luce brucia l'anima e la notte è viva. Un uomo amato muore, e la donna che l'ha amato aspetta il suo ritorno. Perchè la morte non esiste. La narrazione e la storia della protagonista rispecchiano uno Stato in cui l'intelletto è superiore per principio, l'arte è un obbligo vuoto, mentre la storia, la filosofia, il cuore e l'anima muoiono in tombe dorate in nome del tutto. Uno Stato in cui si sopravvive per il resto dello stato, senza tuttavia vivere, e senza poter morire. Narrazione interessante e scorrevole da leggere, ha l'impronta di uno stile unico. Tengo il resto della trama per me, l'ho finito ieri sera ed ho ancora i ricordi ed i pensieri di Yolande negli occhi. Consiglio a chiunque di leggerlo!