Compositore e critico musicale francese. Studiò con Langlais e Messiaen. Dal 1951 al 1954 lavorò con il gruppo di ricerca sulla musica concreta della radio francese. Avendo egli stesso distrutto i primi lavori, il suo esiguo catalogo inizia con la Sonata (1950-52) per pianoforte e con Séquence (1950-55) su testo di Nietzsche. Le quattro composizioni finite che seguono (... au delà du hazard, per 3 voci e 20 strumenti, 1959; Chant après chant, 1966; Le temps restitué, 1957-68; Concerto per clarinetto, vibrafono e 3 gruppi strumentali, 1968) e i numerosi frammenti fanno parte, in modo esplicito o implicito, di un grandioso progetto ispirato a La morte di Virgilio dello scrittore austriaco H. Broch. Nella tensione visionaria di questo disegno si scorge uno degli aspetti fondamentali della poetica di B., e una delle ragioni che ne fecero un isolato. La sua adesione alla serialità, compiuta parallelamente ai protagonisti della sua generazione, si scontrava con una sorta di discorsività incandescente, creando soluzioni stilistiche anche eterogenee e ai limiti dello squilibrio, segnate da un'intensa, fascinosa inquietudine.