Compositore francese. Figlio di un chirurgo piemontese stabilitosi in Francia, ricevette una completa educazione musicale presso la cappella della cattedrale di Aix-en-Provence; nella stessa città prese gli ordini sacerdotali (1687). Fu maestro di cappella a Tolone, Arles, Tolosa e, dal 1694, a Parigi, in Notre-Dame. L'attività teatrale, iniziata nel 1697, gli costò nel 1700 il posto nella cattedrale parigina, ma fece di lui uno dei musicisti più noti e autorevoli; nel 1723 subentrò, infatti, a Delalande nella carica di maestro della cappella reale e nel 1730 a Destouches nella direzione artistica dell'Opéra. Scrisse circa 40 tra opéras-ballets (L'Europe galante, 1697; Les fêtes vénitiennes, 1710), balletti, tragédies-lyriques e un buon numero di musiche vocali profane e sacre, tra cui cantate, mottetti e una messa a quattro voci. Nella produzione teatrale – che fa di C. l'operista di maggior rilievo nel periodo tra Lully e Rameau – si nota una libera mescolanza di gusto italiano e francese: il primo avvertibile soprattutto nella freschezza della condotta melodica, il secondo nella strumentazione pomposa e colorita.