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Questo libro è il tentativo di dare forma narrativa a una città intera, intrecciando storie personali con documenti d’archivio, ricordi ed emozioni con materiali giornalistici, discorso quotidiano, tradizione orale e cultura di massa. E’ la ricostruzione di un secolo e mezzo della storia di Terni, dalle memorie risorgimentali al momento presente, attraverso la trasformazione del borgo agricolo in uno dei primi grandi centri della grande industria in Italia, la formazione e lo sfaldamento del modello di città-fabbrica, la nascita, il fulgore e la decadenza della civiltà industriale. Ma è soprattutto il tentativo – grazie all’impiego delle fonti orali – di ricostruire il rapporto della gente con questa storia, e i significati che le vengono attribuiti attraverso la memoria, il linguaggio, l’immaginazione. Parlano operai metallurgici e operaie tessili; casalinghe, impiegati, contadini, sarte; tecnici, militanti politici, artigiani, preti, tifosi; intellettuali, disoccupati, commercianti, “heavy metal kids”, poeti; musicisti, giornalisti, dirigenti e funzionari. Le date di nascita vanno dal 1886 al 1966. La voci molteplici di una comunità soggetta a grandi cambiamenti in un lungo arco di tempo – raccolte, trascritte, elaborate, montate, confrontate fra loro e con altri tipi di fonti – mostrano come la parola della gente comune si è attrezzata a sopravvivere e funzionare in condizioni di dislivello di potere e come – attraverso la memoria e la fantasia coi suoi “errori” creativi – ha formulato interpretazioni e giudizi sulle vicende dei singoli e su quelle di tutti.
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