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La felicità è un riflesso eloquente del mistero della vita. Paradossale, illogico e affascinante.
«Per essere quello che si ritiene una persona felice, si dovrebbe avere 1) qualcosa di cui vivere 2) qualcosa per cui vivere e 3) qualcosa per cui morire. La mancanza di uno di questi tre elementi ha come sbocco il dramma. La mancanza di due ha come sbocco la tragedia» - Cyprian Norwid
Basta un'occhiata al banco di una libreria, un rapido zapping alla TV o su Internet per notare l'onnipresenza del tema «felicità». Tale abbondanza lascia anche perplessi, perché significa che non siamo felici o mai come vorremmo. La felicità è alla base di ogni azione quotidiana: come mai allora così pochi si sentono felici? Forse perché la felicità disdegna la compagnia alla quale è solitamente associata (ricchezza, benessere, sicurezza, piacere), per prediligerne un'altra, a prima vista incompatibile (tristezza, austerità, gratuità, empatia). E sembra farsi trovare quando ci si occupa di altro.Indice
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