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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2023
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Un libro che tratta del disastroso evento del Vajont e delle nefaste conseguenze che hanno investito le popolazioni di Erto, Casso. e Longarone. Una triste e lucida analisi, anche sulla base di quanto raccolto tra i sopravvissuti, di un disastro annunciato più volte dalla popolazione e rimasto sempre inascoltato dal potere ( SADE è Governo Italiano). Un disastroso evento destinato all’oblio, quando scompariranno le ultime memorie storiche. Libro da avere nella propria biblioteca proprio perché non dimenticare.
Il libro della Merlin, che parla della famosa tragedia del Vajont, è un atto di accusa, chiaro e incontestabile, contro chi per denaro, e ben sapendo che il suo comportamento poteva provocare vittime, volle procedere lo stesso, un reato non da omicidio colposo, bensì quasi da omicidio volontario, ibrido peraltro non contemplato dal nostro codice penale, così che l’unica accusa fu quella di omicidio colposo. Non vado oltre perché occorrerebbero chissà quante pagine; mi limito solo a evidenziare il valore di questo libro. Tina Merlin è brava, perché unisce allo stile giornalistico una impronta narrativa, grazie alla quale ben si comprende l’atmosfera e si prende consapevolezza della paura di questi montanari, schiacciati da un potere insensibile. Le qualità che ho potuto apprezzare nel romanzo La casa sulla Marteniga qui sono al servizio di un’inchiesta giornalistica su un fatto drammatico, così che è evidente la tensione in attesa di un evento pressoché certo. Leggere queste pagine fa male, perché l’avidità di certi uomini non ammette l’esistenza di sentimenti, in quella che può essere definita un’orgia del potere. Da leggere senz’altro.
questo libro racconta la passione vera di chi ha visto i diritti dei cittadini dei paesi di Cassio ed Erto calpestati...sommersi dall'acqua della diga. Un libro a detti di alcuni di parte, perchè scritto da una ex partigiana, ma pieno di spunti di riflessioni, utili a non dimenticare i 2000 morti del Vajont
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