Due

“Due” persone: una coppia, due amanti, uniti dalla passione, separati dalla vita. Antoine e Marianne si conoscono giovanissimi. La prima guerra mondiale è appena finita, da pochi mesi. Antoine, sopravvissuto è tornato a casa, e con lui i suoi fratelli. Marianne è giovanissima, ha tre sorelle, con loro si confida, va alle feste, è spensierata. Si innamorano, si frequentano. Imparano a conoscere l'amore che unisce, che rende felici, che fa soffrire, che divide. Intorno a loro gravitano tante altre coppie: i genitori, le sorelle, i fratelli. Ogni coppia ha pregi e difetti. L’amore si modifica con l’età, passa dall’amore passionale della gioventù, all'amore egoistico, all’amore coniugale. Antoine e Marianne di pongono delle domande: è giusto soffrire per amore? Che differenza c'è tra un’amante e una moglie? L’amore eterno esiste? L'amore può superare la noia della routine quotidiana? Vengono affrontati tantissimi temi: la passione, il matrimonio, l'adultetio, il suicidio. Ho apprezzato moltissimo questo romanzo, Irène Némirovsky è capace di descrizioni molto accurate, i suoi personaggi vengono descritti sia nelle loro caratteristiche fisiche che caratteriali. Si possono immaginare, vivono nelle parole della scrittrice, capace di trasmettere le loro emozioni, i loro pensieri. Sul Sito di Adelphi trovo il seguente commento, che condivido e riporto “Chi meglio della signora Némirovsky, e con un’arma più affilata, ha saputo scrutare l’anima passionale della gioventù del 1920, quel suo frenetico impulso a vivere, quel desiderio ardente e sensuale di bruciarsi nel piacere?» commento scritto all’uscita di questo libro, del critico Pierre Loewel.

Lettura piacevole e scorrevole dato anche dai capitoli brevi. Mi ero quasi divorata il libro quando la mia attenzione è un po’ scesa in quanto verso la fine l’ho trovato un po’ lento e ripetitivo. Non so, avevo alte aspettative. Bello ma non bellissimo

La passione che accende l’amore brucia e si consuma, talvolta non resta nulla ma spesso diviene affetto, amicizia, confidenza che rendono unica e insostituibile tale unione. Nel romanzo c’è anche la ricerca di evasione, vista come una necessità per dare ancora senso ad una vita che cadrebbe altrimenti nella noia. Buono.