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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2022
Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come "brutta": è la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che hanno l'esplosività di una serie di monologhi lucidi e affilati, a metà tra ferocia e risata.
Perché mai un uomo può "essere brutto" – magari calvo, con un naso prominente, occhi sporgenti... – mentre alle donne è richiesto di rispettare precisi canoni estetici e di apparire sempre giovani e attraenti? È una domanda per la quale non abbiamo una risposta soddisfacente. Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come "brutta": è la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che hanno l'esplosività di una serie di monologhi lucidi e affilati, a metà tra ferocia e risata. Dall'infanzia alla prima adolescenza, dai vent'anni all'età in cui comincia l'invecchiamento, la storia del suo corpo è la storia del corpo di ogni donna: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantità di spazio che può occupare e di attenzione che può pretendere in ragione di come viene etichettato. Una consapevolezza che cambia prospettiva se ci si pone la domanda iniziale e poi si prosegue secondo la stessa logica chiedendosi: chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle?
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi hanno regalato questo libro, l'ho iniziato con molto entusiasmo e invece mi sono trovata di fronte alla vastità dei luoghi comuni e della banalità. Noioso, una prosa banale e un'occasione sprecata, visto l'argomento. Peccato.
In questo libro Giulia Blasi racconta la storia del suo corpo, corpo di ragazza degli anni '70, eppure così simile alla storia del mio corpo di ragazza nata nel duemila. Questo perché è un po' esperienza di tutte sentirsi brutte, ed è proprio questo senso di sorellanza, di consapevolezza e conforto che l'autrice riesce a trasmettere, Chi se ne frega se il mondo, la società patriarcale non riesce a dimenticarsi del nostro involucro, possiamo farlo tutte insieme. La strada è lunga e impervia ma possiamo percorrerla! Super consigliato a tutte, tutti, tutt*; fa stare bene!
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