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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2013
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Il romanzo autobiografico della giornalista che commosso l’Italia con il suo monologo al Festival di Sanremo 2020.
“Jebreal vede una terra capace ancora di produrre storie d’amore, amicizia e solidarietà, una Gerusalemme liberata dal destino bellicoso.” - La Stampa
Miral è solo una bambina, quando tra le mura di Gerusalemme le vicende dello scontro tra israeliani e palestinesi cominciano a scandire la sua vita: la morte tragica della madre, il coinvolgimento della zia in un attentato terroristico, la decisione del padre di affidarla all’accoglienza del collegio di Hind Husseini. Sarà questa donna a insegnarle la passione per la lotta politica e il coraggio di sperare nella libertà, ma anche la saggezza e la pazienza. Miral cresce infatti in anni pericolosi, in cui le sue vicende personali si intrecciano a quelle tormentate del suo Paese, dalla prima Intifada all’instabile compromesso degli Accordi di Oslo. La storia rievocata da Rula Jebreal sul filo dei suoi ricordi personali unisce tre generazioni di donne accomunate da un destino che è quello di un popolo e di un Paese. Il romanzo vero di una pluralità di vite, una scrittura capace di evocare un passato perduto e tutta la nostalgia per un futuro di pace che sembra destinato a non arrivare mai.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In qst periodo di guerra, spunti di riflessione sulle origini della lotta tra Palestinesi e Israeliani attraverso la storia dell'autrice che ha vissuto negli orfanotrofi e visto amici innamorarsi di nemici e bombe cadere.
Leggere della controversa e triste realtà della Palestina sotto occupazione israeliana e della vita dura e ingiusta che i giovani devono affrontare, è sempre difficile. Rimanere imparziali lo è ancora di più. Ma l'autrice in qualche modo ci riesce. Racconta la storia delle sue protagoniste con dignità, passione e profondità senza far trapelare né odio né risentimento contro gli occupanti. Tutte le protagoniste sono ritratte con molti dettagli personali che le rendono vere. La lettura scorre veloce e interessante, ricca di colpi di scena. Narrazione consigliata a chi ama leggere storie di donne ed in questo caso, le donne della Palestina e i loro fardelli.
È una storia al femminile con al centro il conflitto israelo-palestinese. È una storia vera. Forse proprio per questo mi ha emozionato tanto leggerla. Ci sono tanti messaggi nascosti nel libro, uno su tutti prevale: il desiderio di una pace, in tanti sensi.
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