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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2023
Le sfide personali, i successi, gli scandali, il rapporto con colleghi, amici e parenti, l'amore per il marito Giovanni Battista Meneghini e la passione travolgente per l'armatore greco Aristotele Onassis: un racconto unico, che ci fa scoprire finalmente la storia dietro la leggenda. Mettendoci di fronte all'autoritratto, sorprendente e affascinante, dell'ultima grande diva del XX secolo.
"Un giorno scriverò la mia autobiografia. Vorrei essere io a scriverla, per chiarire alcune cose. Sono state dette così tante menzogne su di me."
Maria Callas: la Tigre, la Divina, la soprano per antonomasia, e senza dubbio la cantante lirica più celebre al mondo. Un mito, una leggenda che conosciamo tutti e quasi tutti abbiamo ascoltato. La sua parabola ha ispirato romanzi, poesie, testi teatrali e musicali, spettacoli di danza, film, programmi radiofonici e televisivi. La sua figura ha affascinato personalità del calibro di Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Franco Zeffirelli e Carmelo Bene, per non parlare di musicisti quali Leonard Bernstein, Mina e Patti Smith. Dotata di una voce particolare – che coniugava a un timbro unico e a un volume notevole una grande estensione e una strabiliante agi-lità – ha riportato l'opera lirica al centro del dibattito intellettuale e aperto nuovi sentieri nel repertorio, distinguendosi per l'immensa capacità interpretativa. Eppure, quanto sappiamo davvero di lei, della donna fragile che si celava dietro quelle incredibili doti canore? Quanto conosciamo questa grande artista divisa tra immagine pubblica e vita privata, vittima del suo stesso perfezionismo e in lotta continua con la propria voce? Per la prima volta, siamo invitati a scoprire Maria Callas al di là delle interpretazioni che l'hanno resa immortale, possiamo cogliere l'opportunità unica di gettare uno sguardo sulla sfera più intima di un'artista straordinaria. Le sue memorie e una ricca raccolta di lettere private, che spaziano dal 1946 al 1977, ci conducono lungo un percorso che dal debutto in sordina giunge fino alle vette di una carriera di livello internazionale. Le sfide personali, i successi, gli scandali, il rapporto con colleghi, amici e parenti, l'amore per il marito Giovanni Battista Meneghini e la passione travolgente per l'armatore greco Aristotele Onassis: un racconto unico, che ci fa scoprire finalmente la storia dietro la leggenda. Mettendoci di fronte all'autoritratto, sorprendente e affascinante, dell'ultima grande diva del XX secolo.
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'ultima fatica di Tom Volf è un ottimo lavoro, ma un po' vago sulle fonti: non viene mai detto a chi appartengono le lettere né come il regista ci sia arrivato. Le "memorie inedite" inoltre pongono un problema: solo dopo aver comprato il libro si scopre che purtroppo non sono state scritte direttamente dalla Callas, ma "dettate" ad amici. E' evidente che si tratta di rielaborazioni successive, almeno nella forma. La Callas aveva poi approvato il testo finale? Non lo sappiamo. Secondo: le lettere non sono tutte inedite; quelle giovanili al marito sono già state pubblicate in "Maria Callas, lettere d'amore" di Renzo Allegri. "Io, Maria" è certamente una lettura interessante, ma la scelta di Volf di far parlare solo la Callas ha un limite: la mancanza di contestualizzazione. Maria era telegrafica nei suoi scritti e molto attenta a non far trapelare troppo di sé; inoltre molti avvenimenti cruciali non sono oggetto di lettere (ad esempio il rocambolesco matrimonio con Meneghini e le notevoli difficoltà incontrate da Maria agli inizi della sua carriera per sfondare in Italia, in particolare alla Scala). Il libro perciò va integrato con altri, come quelli di Allegri, che aiutino a comprendere il retroscena. I destinatari delle lettere della Divina sono vari e vanno dai personaggi più noti come Luchino Visconti e Zeffirelli, ad amici meno conosciuti, ai domestici, ai parenti. Personalmente mi hanno toccata le lettere alla De Hidalgo e la parte nelle memorie del 1977 dedicata all'arte, in cui Maria si apre su alcune eroine dell'opera da lei interpretate. La ricerca di Volf conferma purtroppo un dato: la Divina non è mai riuscita a scrivere compiutamente le sue memorie come avrebbe voluto. Quello che resta è un mosaico di frammenti che persone appassionate tentano di ricomporre; l'impressione finale è che molto resti ancora da scoprire. Mi auguro che il futuro ci riservi ancora entusiasmanti scoperte sulla Callas, come queste.
Recensioni
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