Magico e frizzante, il debutto di Carina Rissi è un divertente tuffo nel passato in compagnia di una protagonista irriverente e amabile e di personaggi che sembrano usciti dalla penna di Jane Austen.
"E allora capii. Ciò che cercavo da tutta la vita senza saperlo e che volevo disperatamente per tutta la vita era lui. Il mio viaggio, la mia missione era lui."
Tu cosa faresti, se una sera, in un bar, perdessi il tuo prezioso e insostituibile amico: il cellulare? La prima cosa che fa Sofia – 24 anni, brasiliana, con una vita mediamente monotona fatta di un lavoro che non le piace, un capo che non le piace e un’amica fidanzata con un ragazzo che non le piace – è uscire di casa a razzo, il mattino dopo, in minigonna e All Star, per andare a comprare un cellulare nuovo. Ma la città è deserta, e vuoto è anche il negozio dove mette piede; qui, una commessa le affida uno strano telefono. A Sofia basterà accenderlo e d’un tratto la sua vita conoscerà un memorabile contraccolpo: accecata da una forte luce bianca, quando riapre gli occhi si ritrova in un mondo completamente sconosciuto. Intorno a lei sono spariti i palazzi, le strade, le piazze della sua città. È ancora confusa, quando in lontananza vede avvicinarsi un giovane in abiti d’epoca e in sella a un cavallo... Un bel problema. Tanto più che, di lì a poco, Sofia scoprirà di essere stata catapultata indietro nel tempo, nel lontano 1830. Magico e frizzante, il debutto di Carina Rissi è un divertente tuffo nel passato in compagnia di una protagonista irriverente e amabile e di personaggi che sembrano usciti dalla penna di Jane Austen. Una storia perfetta per chi abbia voglia di perdersi in un sogno romantico tra crinoline e spassosi equivoci.
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