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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
«Voglio concedermi, qualche volta, un libro a sorpresa. Ricordarmi che ogni sguardo distratto al di là della vetrina, ogni volume lasciato a metà, ogni crisi sono un'occasione di rinascita. Voglio essere disposta a cambiare, diventare una nomade della lettura, perché le storie migliori stanno sempre in una tasca e camminano insieme a noi.»
Una mattina d'autunno, in libreria arriva la mail di Alberto, un anziano cliente, con dentro l'identikit di una donna: «Non so niente di lei, se non che porta una borsa molto grande, verde acqua, in cui rifugia gli occhi e le mani quando qualcuno la guarda. Cerca qualcosa e non lo trova mai, secondo me fa solo finta, per non incrociare lo sguardo degli altri...». Alberto sa che Cristina, la sua libraia, saprà trovare il libro giusto per questa donna schiva. E sa che quel libro, come una mano tesa, aprirà la porta a un incontro. Le librerie sono posti così: che a tintinnare sia la porta d'ingresso o la notifica di un messaggio dei lettori, da lì passano i fili di molte vite che intessono con i libri la tela invisibile di nuove storie. Tutto questo però non sarebbe possibile senza il quotidiano impegno di fare la spola con i grossisti, alzare la serranda, aprire scatole, spolverare copertine, gestire fatture e resi… Ci sarebbe da scoraggiarsi, ma la protagonista di queste pagine non aspira a essere una libraia qualunque, lei desidera farsi "libraia tascabile": sa bene di non poter tenere nel suo piccolo negozio tutti i libri che vorrebbe, di non conoscere tutta la letteratura del mondo, ma vorrebbe poter scivolare nelle tasche dei suoi lettori come una di quelle edizioni economiche che, da ragazzi, ci hanno fatto innamorare per la prima volta. Perché un buon libraio è una creatura straordinaria, che sa far tornare i conti e organizzare eventi, che si sente parte di una grande rete fatta di persone e per questo non teme le nuove possibilità offerte dal web, che – soprattutto – legge instancabilmente i libri e gli animi di coloro che li cercano. In queste pagine la libraia tascabile ci racconta i suoi incontri, ci svela che cosa accade quando la serranda si abbassa, ci contagia con la sua incrollabile fiducia nel potere trasformativo delle parole.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
libro che ti inviata a continuare la lettura ( veramente piacevole) in questo incontro di vite che si soffermano in libreria, ognuno con il proprio desiderio o bisogno. Il libro sarà il mezzo per i protagonisti di esprimere le parole che hanno dentro e che non riescono a rivelare, Grazie alla guida e l'intuito della libraia ed autrice di questa bella avventura, analoga alla realtà che ha costruito con la sua libreria indpendente " La scatola lilla". Consigliato.
Ho conosciuto Cristina Di Canio grazie ad un articolo su Internet a proposito della sua libreria lilla e della pratica del libro sospeso. Questo è il suo secondo libro. Sfogliandone le pagine entriamo in contatto con tante, tantissime storie. Ci sono le storie dei clienti di Cristina che si rivolgono a lei in cerca del "libro perfetto per la persona perfetta", le storie delle persone a cui questi libri sono destinati, le storie raccontate nei libri proposti. E, soprattutto, c'è la storia di Cristina, una libraria che non si tira indietro davanti a richieste che possono sembrare difficili da accontentare ma che, al contrario, dedica tempo e soprattutto ascolto a quanti varcano la soglia della sua Scatola Lilla. Alla fine è incluso un "prontuario dei classici" che vengono citati nel libro. "La libraia tascabile" è un libro che parla di libri attraverso i libri (scusate il gioco di parole). Un romanzo che racconta una storia vera, quella di una libreria e della sua libraia che è riuscita a trasformarsi in una consigliera tascabile che non sbaglia un colpo, e che riesce sempre a trovare il libro che sembra scritto apposta per noi
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