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Anno edizione: 2020
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È rimasto solo un modo di scandalizzare: la sincerità.
A Broadstairs, incantevole villaggio della costa inglese, Aaron lavora come apprendista nella storica gelateria Morelli e vive in simbiosi con Anja: una madre depressa e protettiva che gli tiene nascosta l'identità del padre e nulla racconta di Zagabria, la città dalla quale sono fuggiti quando lui era piccolo. Fortuna che Gennarino, il suo migliore amico, è un vulcano di allegria e colora di ottimismo il grigiore trasmesso dalla malinconia di Anja. Dal canto suo, Aaron ha imparato a essere felice con poco. Gli bastano il sapore del gelato al mandarino, le passeggiate solitarie lungo le scogliere a strapiombo sul mare e le conversazioni con Crystal, la ragazza che ama. Si sono conosciuti online e la loro relazione va avanti da più di un anno: ma è soltanto virtuale. Ogni volta che lui cerca di organizzare un incontro, lei trova mille scuse per rimandare. Eppure Aaron preferisce la sua presenza incompleta al dolore della solitudine. Finché un evento inatteso sconvolge tutto. Dalla Croazia arriva la lettera di un notaio che annuncia ad Aaron la morte di quel padre che gli è sempre stato tenuto nascosto, e lo invita a raggiungere Zagabria per l'apertura del testamento. In treno, grazie a un biglietto di Interrail. Sprovveduto e impreparato alla vita, Aaron affronterà con coraggio la sua piccola Odissea alla ricerca della verità. Dall'Inghilterra a Zagabria passando per Amburgo, Praga, Lubiana, Bratislava e Szentgotthárd si incontrerà finalmente col mondo: che lo metterà alla prova, fra rischi e tentazioni, offrendo in cambio incontri inattesi e immensa bellezza. Con la sua scrittura cesellata e limpidissima, Nicola Lecca crea un'appassionante fiaba contemporanea. L'ingenuità del suo protagonista, ricco soltanto dei suoi desideri, dà vita a pagine scintillanti che ci offrono la disarmante purezza di uno sguardo nudo: capace di illuminare la complessità del mondo, evidenziando i paradossi delle relazioni online e le ipocrisie delle tante trappole tese per trarre profitto dalle nostre solitudini.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Qui si narra della crescita che accompagna i ragazzi fin dai primi passi nel mondo adulto. Lecca torna a raccontare di musica con Borna Ancic, giovane pianista dalle doti straordinarie. Protagonista è suo figlio, Aaron, che non ha mai conosciuto perché la madre, alla nascita, l’ha portato in Inghilterra. Anja è una donna segnata dal passato e ama quell’unico figlio in modo ossessivo. È sudditanza psicologica con giorni tutti uguali e riti collaudati. I suoi orizzonti di donna sono stretti tra la casa e il lavoro. Quelli di Aaron, invece, stanno per schiudersi al mondo. Nel suo passato c’è un buco: perché quel padre sconosciuto, ora che è morto, lo invita con una lettera a tornare nella città in cui è nato? Gli ha lasciato istruzioni precise, gli chiede di seguirle passo passo: partirà da casa, salirà su un treno e, attraversando il cuore dell’Europa, giungerà a Zagabria. Lì, un notaio aprirà il testamento. Anja non lo sa, convinta che il figlio sia partito per la solita vacanza. In un mondo iperconnesso il giovane affronta le tappe di un viaggio anzitutto dentro se stesso, alla ricerca di radici e identità. Compie, anacronisticamente, una percorso a tappe, in luoghi nuovi e con persone sconosciute. Farà incontri inattesi, anche rischiosi. Lecca distilla qua e là amori virtuali, amicizia, sesso, depressione, gioco d’azzardo, solidarietà, cameratismo. In Aaron la fame di riscatto è forte. Cresce, si accetta, prende coscienza di sé: cosa vuol essere o diventare, cosa sogna per il suo futuro? Compie scelte sbagliate, fatte in fretta e senza esperienza. Cade ma si rialza. Non perde la forza di camminare e va oltre, incontro al suo passato. Il romanzo è costruito sulla metafora del viaggio: il lettore ne avvertirà odori e sapori. La precisione descrittiva e la cura narrativa ne fanno una sceneggiatura. Aaron viaggia e arriva al capolinea. Da Zagabria, che non riconosce e non può ricordare, non potrà fare altro che tornare indietro e, da lì, ripartire.
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