Il lago

Le storie di Banana Yoshimoto hanno sempre un fascino strano e magico, descrittore di un mondo completamente differente a quello in cui siamo abituati. In tutti i suoi libri, compreso questo, non c'è niente di chiaro, vi è sempre una forza suggestiva nello sfondo che lega tutti i personaggi. Parlando di questo libro, mi ha un po' spiazzata, in quando non era ciò che mi aspettavo. La trama in se è bella, ma pecca nello sviluppo e nella conclusione, lasciandomi non pochi punti interrogativi e un senso di insoddisfazione generale. Alcuni punti li ha lasciati un po' troppo nel generale ed è la grande pecca del libro. Nel complesso è un libro godibile e facilmente leggibile, io l'ho concluso in pochi giorni. Sicuramente non un capolavoro.

Un romanzo tipico della penna di Banana Yoshimoto. Una scrittura asciutta ma incisiva che permette di entrare nell'animo dei personaggi, senza fare troppo rumore. Delicato ma allo stesso tempo deciso com'è tipico dello stile di Banana Yoshimoto. Ho avuto modo di incontrarla, seppur brevemente, in occasione di Expo 2015 a Milano e questo libro non fa che confermarmi le impressioni che mi aveva dato in quella breve ma profonda intervista. Consigliato!

La complessità della natura umana e quella delle relazioni personali vengono descritte ne "Il lago" con uno stile di scrittura pacato e spontaneo, leggero quasi, ma allo stesso tempo pieno di significato, tipico dell'autrice. Banana Yoshimoto ci propone così una lettura delicata e fresca, che porta il lettore a riflettere sulle cose realmente importanti e a farlo emancipandosi dal conformismo e dalle costrizioni sociali, in direzione delle "anomale normalità" del dolore, della tristezza e dell'amore. Romanzo breve sicuramente consigliato, denso di significato senza tuttavia risultare una lettura pesante.