Nils Frahm è noto per il suo approccio non convenzionale ad uno strumento secolare come il piano, le sue performance dal vivo, mostrano una combinazione unica di motivi usando il pianoforte verticale, orizzontale, rhodes e sintetizzatori. Il musicista dopo aver abbattuto le barriere musicali esibendosi ad eventi elettronici come Mutek, Boiler Room, Primavera e Decibel ma anche in luoghi iconici come l’Hackney Empire e la Royal Opera House, sarà a Torino a Todays per la sua unica data italiana.
Mentre “Encores 1” pubblicato a Maggio 2018, contiene cinque delicatissime composizioni di solo piano ed harmonium incise tra la costruzione del nuovo studio presso lo storico Funkhaus a Berlino e la composizione di “All Melody”, il settimo acclamato album di studio pubblicato a fine gennaio 2018, “Encores 2” continua la sperimentazione intrapresa dall’instancabile artista berlinese, tra i migliori talenti della scena neo-classica d’avanguardia.
Negli ultimi anni Nils Frahm si è isolato dalla scena musicale per dedicarsi alla costruzione del nuovo studio a Berlino, dal primo giorno in cui Frahm ha messo piede nello studio di registrazione di un caro amico, ha avuto la visione di crearne uno tutto suo e oggi è orgoglioso di presentare “Saal 3”, una sala all’interno dello storico edificio Funkhaus costruito nel 1950. È qui che l’artista ha passato gli ultimi anni, distruggendo e ricostruendo interamente l’intero spazio, dalle mura alla parte elettrica, fino, ovviamente, alla parte strumentale, dove ha persino realizzato un pipe organ.
Mentre i suoi precedenti lavori erano dei concept album, da “Felt” (2011), registrato in una chiesa riverberante che gli ha permesso di captare il suono del suo respiro, a “Screws” (2012), il nuovo album nasce dalla totale sensazione di libertà ed assenza di restrizioni che Nils Frahm si è imposto di avere nella scrittura, riproducendo così “tutte” le “melodie”. Nonostante il limite dato dalle quattro mura del Funkhaus in cui è stato registrato, “All Melody” è un disco fuori dal tempo, in grado di riflettere l’abilità di Frahm a spaziare e viaggiare su più ritmi.