"Attore e chansonnier francese. Figlio di un imbianchino, si mantiene con i più vari mestieri (è comparsa e generico in alcuni corti di M. Linder) fino a quando non riesce a trovare un ingaggio come cantante nei locali periferici di Parigi. Fa il suo apprendistato a Marsiglia, poi riapproda a Parigi, ma questa volta nei grandi music-hall: dall'Eldorado alle Folies-Bergère, al Moulin Rouge all'Olimpia. La sua notorietà si allarga oltre i confini nazionali, tanto che nel 1929 è a New York. Il cinema hollywoodiano lo accoglie a braccia aperte affidandogli una serie di operette di successo come Parigi che canta (1929) di R. Wallace o Il principe consorte (1929) di E. Lubitsch. È proprio con Lubitsch, il quale lo vuole interprete, tra gli altri, di L'allegro tenente (1931), Un'ora d'amore (1932), La vedova allegra (1934), che si consolida la sua carriera sullo schermo, come attore leggero e brillante, dal sorriso largo e dall'eterna paglietta che lo rende universalmente celebre. Lavora anche con R. Mamoulian (Amami stanotte, 1932), N. Taurog (Papà cerca moglie, 1933; La maniera di amare, 1933) e altri registi, tra cui i connazionali J. Duvivier (L'uomo del giorno, 1935) e R. Clair (Vogliamo la celebrità, 1938), con il quale collabora anche nel dopoguerra interpretando Il silenzio è d'oro (1947). Nel 1957 appare in Arianna di B. Wilder, nel 1958 in Gigi di V. Minnelli, e successivamente in Can-Can (1960) di W. Lang, Fanny (1961) di J. Logan e Il mio amore con Samantha (1963) di M. Shavelson. "