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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2014
«Tre anni fa non sapevo nulla della condizione dei sordi e non avrei mai immaginato che essa potesse far luce su tanti ambiti diversi, soprattutto in quello del linguaggio. Poi, e fu una scoperta sorprendente, venni a conoscenza della loro storia e delle straordinarie sfide (linguistiche) che essi devono affrontare; scoprii anche, con meraviglia, che esisteva un linguaggio completamente visivo, i Segni, che si esprimeva in una modalità diversa dalla mia lingua, il parlato. È terribilmente facile dare per scontato il linguaggio, la propria lingua – può occorrere l'impatto con un'altra lingua o, piuttosto, con un'altra modalità di linguaggio, per ritrovare la nostra antica meraviglia.»
In questo libro Oliver Sacks abbandona il terreno dei disturbi neurologici per indagare un altro mondo, che generalmente viene ignorato: il mondo dei sordi. Qui, come in altri casi di menomazione, Sacks riesce a scoprire che il meno può anche nascondere un più: per esempio, una capacità acutissima di sviluppare l'esperienza visiva – base, questa, su cui si è formato un affascinante linguaggio visivo, i «Segni», che permette ai sordi di costituire comunità. Ancora una volta, è l'enorme dono di empatia, in Sacks, a guidare l'indagine, che toccherà alcuni problemi fondamentali del rapporto fra parola, immagine e cervello, ma anche renderà conto di esperienze dirette dell'autore, sino alla sua partecipazione alla rivolta nell'unica università per sordi al mondo, la Gallaudet University, nel marzo 1988. Per questa nuova edizione italiana, Sacks ha scritto una prefazione nella quale delinea la storia dei sordi in Italia, e racconta della sua visita, nel novembre 1990, alla comunità dei sordi e alla scuola di via Nomentana a Roma.
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Oliver Sacks ci porta nel profondo del mondo delle persone non udenti, descrivendo con sensibilità e chiarezza le sfide che affrontano crescendo senza accesso al mondo dei suoni. Esplora come queste difficoltà influenzino le capacità linguistiche e cognitive, mettendo in luce la straordinaria ricchezza del linguaggio dei segni. Sacks evidenzia la costante battaglia della comunità sorda per ottenere un'istruzione che riconosca e valorizzi il loro linguaggio visivo.
Questo autore è qualcosa di impareggiabile, i temi che tratta, nel modo in cui li tratta, sono veramente innamorata ed affascinata. Tratta questo tema a cui tengo tantissimo, e ad oggi 2022 è solo un anno che è stata riconosciuta la lingua dei segni italiana, quindi questo libro è un tesoro prezioso per chi ama l’inclusione, per chi come me udente, vuole essere inclusa nel mondo dei non udenti, perché loro si sono adattati tantissimo a questo mondo, siamo noi che dobbiamo solo prenderne esempio, e proprio come Sacks ne sono rimasta affascinata. Grazie
In questo libro Sacks va ad indagare un mondo frequentemente ignorato: quello dei sordi.Come in altri casi in cui vi è presente un handicap,spesse volte delle incapacità fisico-psichiche possono celare delle vere e proprie virtù-qualità come ad esempio, nel caso specifico dei sordi, un'acuta capacità di sviluppare un'esperienza visiva. Nei sordi l'esperienza visiva, è definita dal linguaggio dei segni, sulla cui base essi hanno costituito una vera e propria comunità.In questo libro vengono toccati alcuni argomenti fondamentali sul rapporto parola-immagine-cervello. Vengono descritte anche esperienze dirette dell'autore, tra cui anche la sua partecipazione alla rivolta nell'unica università per sordi al mondo: la Gallaudet Universty, nel marzo 1988.
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