Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Recensioni Un uomo che forse si chiamava Schulz

Recensioni: 5/5
«Da oggi la letteratura europea del Novecento conta tra i suoi maestri un nome in più.» Così nel 1970 Italo Calvino salutava la traduzione in italiano dell'unico libro di Bruno Schulz, pittore e scrittore ebreo polacco ucciso nel 1942 dalla pallottola di un ufficiale nazista. Chi era Bruno Schulz? Seguendo le tracce della sua biografia e del suo romanzo, Le botteghe color cannella, ma soprattutto lasciandosi ispirare dai vuoti di quel libro e di quella vicenda, Ugo Riccarelli dipinge il ritratto di "un uomo che forse si chiamava Schulz". La storia inizia in una cittadina della sonnacchiosa Galizia imperiale, poi polacca, sovietica e infine ucraina, dove la famiglia Schulz ha un negozio di tessuti al dettaglio. Qui Bruno impara a fuggire dalla realtà dipingendo, scrivendo e soprattutto sognando. Ma non può fuggire sempre, soprattutto quando la Grande Storia arriva anche nel suo angolo di mondo... )
Leggi di più Leggi di meno
4,5/5
Recensioni: 5/5
(2)
5
(1)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore