Quella sera dorata

Omar Razaghi è un dottorando dell'università del Kansas e vuole scrivere la biografia di Jules Gund, scrittore defunto, ma per ottenere il finanziamento per la pubblicazione necessita del consenso unanime da parte degli eredi. Per questo motivo decide di intraprendere da solo un lungo viaggio in Uruguay, durante il quale in realtà la stesura della biografia passerà in secondo piano, e sarà invece motivo di incontro e intreccio tra storie diversissime che porteranno ciascun personaggio a trovare il senso di sè, a porsi domande dimenticate, a interrompere l'inerzia infelice con cui conducono le loro vite. Un viaggio dove ognuno, inconsciamente e attraverso il dialogo con l'altro, cercherà di cambiare la propria biografia. L'ho divorato in pochi giorni grazie allo stile lineare e scorrevole e i dialoghi realistici. Non è una trama particolarmente complessa, è una storia leggera animata dal percorso interiore dei protagonisti, dei loro cambi di rotta  e del loro imparare a sognare e sperare di nuovo.

Definirei questo romanzo arte, solamente scritta. Si fa prendere coscienza al lettore dei colori e delle sue sfumature che contornano tutta quanta la storia

Gran bel romanzo. Letto - anzi, divorato - dopo 'Un giorno questo dolore ti sarà utile' (molto buono) e dopo la raccolta di racconti 'Paura della matematica' (così così). Mi è dispiaciuto, una volta arrivato all'ultima riga dell'ultima pagina, dover abbandonare i protagonisti delle vicende narrate. Mi succede di rado. I dialoghi sono impeccabili e godibilissimi. Ciò non è certo una novità per un maestro come Cameron. Continuerò senz'altro a leggere le opere di quest'autore.