La letteratura contemporanea
Viva e ricca di talenti, la letteratura contemporanea si distanzia da quella impegnata del novecento, favorendo il fermento culturale della fine degli anni'80 alla ricerca di cifre stilistiche innovative e originali. Tra i generi più esplorati troviamo la fantascienza, grazie alla scia lasciata da uno dei capostipiti più illustri, Stanisław Lem celebre per il romanzo Solaris. Un esempio su tutti è quello di Andrzej Sapkowski amato in tutto il mondo grazie alla serie The Witcher.
Una caratteristica che accomuna gli autori contemporanei è l'amore per il proprio paese e l'impatto che la storia ha avuto su di esso. Ricordiamo, tra i nomi più rappresentativi, Andrzej Stasiuk e Mariusz Szczygiel. Tra le donne spiccano invece Hanna Krall, Katarzyna Bonda, considerata la «risposta polacca a Jo Nesbø», e Olga Tokarczuk, premio Nobel nel 2019 grazie alla sua «immaginazione narrativa che, con passione enciclopedica, rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita».
Il Novecento
Il Novecento nella letteratura polacca riflette il clima di diffusa incertezza e si fa portavoce delle forti scosse che il paese dovette affrontare a livello politico e sociale. Il secolo da un parte iniziò infatti carico di entusiasmo complice l'indipendenza da poco acquisita, cavalcando l'onda delle avanguardie letterarie, tra cui ricordiamo le esperienze del simbolista Stefan Zeromski e di Stanisław Ignacy Witkiewicz, narratore eclettico e bizzarro; dall'altra, a seguito dell'invasione e dell’occupazione nazista invece, si assite alla distruzione di archivi e biblioteche, nonchè alla deportazione e alla fuga di numerosi intellettuali. La letteratura polacca fu caratterizzata in questo periodo da tendenze realistiche e didattiche. A un iniziale antagonismo tra potere politico e le esigenze di esprimere un'autonomia artistica, l'opposizione andò via via attenuandosi.
Fra gli autori novecenteschi più significativi si possono ricordare i romanzieri Julian Stryjkowski dalle forti vedute comuniste, Jerzy Andrzejewski, uno dei più importanti rappresentanti della letteratura polacca moderna, Adolf Rudnicki e i suoi romanzi sui problemi della società contemporanea, l'autobiografismo di Stanislaw Dygat, e Kazimierz Brandys.
Tra i poeti, il premio Nobel 1980 Czeslaw Milosz, i rappresentanti della poesia «senza poesia» Tadeusz Rózewicz e Wislawa Szymborska, generalmente considerata la più importante poetessa polacca, anche lei premio Nobel nel 1996. Notevole fu anche il gruppo di scrittori polacchi emigrati all’estero: esso annovera Witold Gombrowicz, Marek Hlasko, e il commediografo Slawomir Mrozek.