In oltre venticinque anni di carriera Muhammad Ali – il nome che Cassius Clay scelse nel 1964 dopo la conversione all'Islam – ha disputato migliaia di round a tutte le latitudini: dal Rumble in the Jungle contro Foreman a Kinshasa al terzo drammatico combattimento contro Joe Frazier a Manila. Una vita e una carriera inimitabile, scandita da gesti coraggiosi – come quando rischiò il carcere, fu privato del titolo e radiato per quattro anni per il rifiuto alla guerra in Vietnam – e vissuta a testa alta fino all'ultimo atto, quando, malato di Parkinson, accese la fiamma olimpica ad Atlanta 1996. In questo libro scritto con Elena Catozzi – impreziosito da aneddoti inediti, dalla prefazione di Federico Ferri e da una playlist curata da Massimo Oldani – Federico Buffa ci racconta non solo l'epopea sportiva di un campione irripetibile, ma disegna anche il ritratto, ora commovente ora spassoso, di un uomo straordinario, la cui portata si stacca dalla storia dello sport per imprimersi nel cuore del Novecento.)
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