La seconda prova scritta degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado ha per oggetto una delle discipline caratterizzanti il corso di studio ed è individuata annualmente con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Le tipologie e le modalità con cui si svolge la seconda prova scritta sono individuate, dal Ministero, sulla base degli elementi innovativi e caratterizzanti introdotti con i Decreti del Presidente della Repubblica nn. 87, 88 e 89 del 2010 e con le «Indicazioni nazionali», per i licei, e le «Linee guida», per i tecnici e professionali. Negli istituti tecnici e professionali le modalità di svolgimento della prova tengono conto della dimensione tecnico-pratica e laboratoriale. La seconda prova si svolgerà in un’unica giornata. La durata complessiva è di sei ore, salva diversa specifica previsione fornita in calce alla prova. La prova di Economia Aziendale consiste in una delle seguenti tipologie: a) analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio; b) analisi di casi aziendali; c) simulazioni aziendali. La struttura della prova prevede una prima parte, che tutti i candidati sono obbligati a svolgere, seguita da una seconda parte costituita da quesiti che il candidato sceglierà sulla base del numero minimo indicato in calce al testo. La prova fa riferimento a situazioni operative in ambito economico-aziendale e richiede al candidato attività di analisi, scelta, decisione, individuazione e definizione di linee operative, individuazione di problemi e definizione motivata delle soluzioni, ricerca e produzione di documenti aziendali. La prova scritta di Economia Aziendale, redatta dal Ministero per gli studenti che sostengono gli esami conclusivi, ha sicuramente una sua specificità che la differenzia da tutte le altre prove che vengono svolte durante l’anno scolastico. La diversità è direttamente collegata con le finalità per le quali è strutturata; infatti la prova mira a verificare la preparazione complessiva raggiunta dallo studente, le sue capacità di interpretare e risolvere problematiche aziendali, le competenze acquisite nell’intero corso di studi. Il tema ministeriale di economia aziendale è sicuramente più complesso delle singole parti di cui si compone e pertanto risulta indispensabile esercitarsi svolgendo prove che hanno la stessa struttura e la stessa complessità. Al candidato saranno proposti casi da elaborare privi di dati o con pochi dati da integrare ed è questa la maggiore difficoltà che presenta il tema perché andrà svolto in modo coerente e tenendo conto di quelle che sono le indicazioni fornite dalla traccia. Se lo studente non riesce a gestire la complessità del caso utilizzando sia i dati indicati nella traccia che quelli che da essa ne derivano, può solo dimostrare di non ignorare gli argomenti oggetto del tema, ma la sua preparazione è sicuramente priva di spessore, non sistematica e non in grado di sviluppare capacità di analisi e di sintesi. Durante l’anno scolastico generalmente le verifiche che vengono somministrate sono strutturate e portano a soluzioni quasi sempre oggettive, mentre i temi ministeriali, essendo privi di dati predefiniti ed esaurienti, si devono elaborare in modo soggettivo, discrezionale, dimostrando di saper scegliere valori opportuni e coerenti. Lo studente, però, deve già possedere conoscenze e competenze che gli serviranno per addestrarsi ad apprendere le tecniche di risoluzione di casi aperti simulando anticipatamente la prova d’esame. Questa guida può essere utilizzata per affrontare con più serenità il tema di economia aziendale, ma non può sostituire né le lezioni del docente, né il libro di testo.
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