L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2011
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Giovanni Verga (1840-1922). Nasce in una famiglia nobile, infatti ha la possibilità di studiare. Si iscrive a giurisprudenza ma capisce che quella non è la sua strada e dunque abbandona gli studi per dedicarsi alla letteratura. Nel 1860, quando i garibaldini sbarcano in Sicilia, lui si arruola nella Guardia Nazionale. Dopo 9 anni si trasferisce nell'allora capitale d'Italia ossia Firenze e lì, inizia a frequentare i salotti letterari. Vi rimane per 3 anni, poi si trasferisce a Milano e ritrova l'amico Capuana che gli fa conoscere il naturalismo francese. Nel 1881 pubblica I Malavoglia e tre anni dopo parte alla volta di Parigi e conosce Zola e Goncourt. Nel 1890 torna a Catania. Il Ciclo dei Vinti rimane incompiuto in quanto doveva essere formato da cinque romanzi ma solo I Malavoglia e il Mastro Don Gesualdo vengono pubblicati. La duchessa di Leyra rimane allo stato di abbozzo mentre gli ultimi due, l'onorevole Scipioni e l'uomo di lusso, non inizia a scriverli. Questi romanzi devono rappresentare la lotta per la vita nelle diverse classi sociali. Mastro Don Gesualdo (1889), ci mostra l'ascesa sociale di un muratore ossia Gesualdo Motta, grazie alla sua intelligenza che lo farà diventare ricco. Questa sua ricchezza ha un costo, la sua famiglia. Il protagonista morirà solo. Questo romanzo è importante non solo per Il Ciclo dei Vinti ma anche perché rappresenta uno spartiacque: questo romanzo rappresenta il "tramonto" del verismo (per alcuni, il verismo termina con la sua opera più bella), nello stesso anno D'Annunzio pubblica Il piacere, dunque è l'alba dell'estetismo e del decadentismo.
Secondo libro dell'incompiuto ciclo dei vinti in cui il tema principale è il tentativo di scalare una società ancorata alla netta divisione in classi che nessuno deve illudersi di mescolare. Gesualdo, invece, crede fermamente che coi soldi guadagnati dal duro lavoro riesca a lavar via la calcina che ricopre le mani del "mastro" di modo da trasformarlo in un "don". Apparentemente vi riesce grazie all'intelligenza, alla volontà ed allo spirito di sacrificio ma non sarà mai accettato come tale né dagli appartenenti alla sua classe sociale d'origine che, invidiandolo, gli si rivoltano contro, né dagli aristocratici impoveriti coi quali si imparenta perché ai loro occhi sarà sempre un bifolco arricchito.
Bello
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore