Manuale di autodistruzione. Perché dobbiamo bere, sanguinare, ballare e amare di più

Un libro stravolgente. Inzialmente prestato da un amico, mi sono "regalata" una copia tutta per me il giorno dopo averlo cominciato! Un libro molto particolare e sicuramente anti-conformista. Criticabile, da un certo punto di vista soprattutto dall "individuo medio" del ventunesimo secolo. (Come lo definirebbe Marian, una donna con la D maiuscola). Lo consiglio vivamente, trasmette grandi insegnaementi e "apre gli occhi" su diversi ambiti della nostra realtà moderna.

Libro interessante e di piacevole lettura. L'autrice ci offre un punto di vista autentico e per nulla di moda nella contemporanea società neoliberale, dove il dogma della competizione ha trasformato un'ideologia nel pensiero unico dominante, tanto che la si scambia per la normalità o addirittura l'unica realtà possibile. Il "pensa positivo" è il mantra che vuole renderti più produttivo, l'industria dell'auto-aiuto ti sprona a migliorare te stesso sempre come se ad essere sbagliato sia sempre e soltanto tu. Marian Donner ci ricorda con stile però che a volte ad essere sbagliata è la società che offre standard estetici, di benessere e di successo al di fuori della portata di tutti, nonostante ti illuda che sì, col duro lavoro ce la puoi sempre fare. Lettura consigliata.