Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza (1873-1943) annuncia la nascita della casa editrice Giuseppe Laterza & Figli. La società, fondata nel 1885 da Vito Laterza a Putignano si è poi trasferita a Taranto per approdare infine, nel 1889, a Bari.
Giovanni Laterza si propose inizialmente di farsi editore «di servizio» per gli autori baresi e pugliesi, con particolare attenzione ai temi della cultura tecnica, economica, commerciale, giuridica. Ma, di fronte alla difficoltà di creare un programma editoriale con le sole risorse locali, cercò subito altrove referenti autorevoli. Decisivo per i destini della casa editrice è, nel dicembre 1901, l’incontro con Benedetto Croce.
Croce tracciò nel giro di pochi mesi quella che di fatto è stata, ed è ancora oggi, la «mappa genetica» della Laterza; fu lui, nel giugno del 1902, ad invitare chiaramente Giovanni Laterza ad abbandonare il progetto di pubblicare opere letterarie. Il programma iniziale di Giovanni Laterza assume, quindi, una connotazione del tutto diversa: l’editore locale si ritrova proiettato in un orizzonte europeo; l’editore di libri tecnici e di letteratura diventa editore di saggistica di cultura; l’editore avventizio a caccia di occasioni di pubblicazione si trasforma in editore selettivo ed esigente. E nel giro di pochi anni viene rifondata la «Biblioteca di Cultura Moderna», la prima collana della casa editrice, e nascono i «Classici della Filosofia Moderna» (1906), le «Opere di Benedetto Croce» (1908), gli «Scrittori d’Italia» (1910), i «Filosofi Antichi e Medievali» (1915). Oggi Laterza pubblica libri di attualità e politica, filosofia e storia, economia, psicologia e sociologia.