La casa editrice, fondata nel 1993 a Roma da Carmine Donzelli, propose al centro della propria riflessione l'idea di un mondo aperto. L'iniziativa editoriale sorse intorno ad un piccolo gruppo di intellettuali, gelosi della propria autonomia, dotati di grandi entusiasmi ma di limitate risorse finanziarie. Costoro decisero di mettere a frutto l'esperienza fatta negli anni precedenti attorno alla rivista Meridiana e allo studio del Mezzogiorno contemporaneo, e di «alzare il tiro», fondando una casa editrice che avesse per dimensione di riferimento il mondo che ci stava davanti. Un mondo nuovo, post-ideologico, fatto di frantumate identità più che di tranquille certezze, di complicati conflitti più che di contrapposti e bloccati antagonismi. E però un mondo aperto: all'ansia e all'inquietudine, ma anche alla curiosità e all'esplorazione. Curiosità, progetto, catalogo sono state da allora le parole d'ordine di Donzelli. Una curiosità capace di spaziare dall'indagine sulle trasformazioni del nostro "piccolo" universo, all'attenzione per gli altri tempi e gli altri spazi. Un progetto a tutto campo, che non settorializzasse la ricerca, che mescolasse i saperi, le tendenze, le discipline, moltiplicandone gli effetti di conoscenza. Infatti, la casa editrice propone sia saggistica che narrativa, articolate in numerose collane. Un catalogo quindi strutturato come una rete, in grado di accogliere ogni libro con elasticità, ma di cui fosse possibile individuare la trama e i fili portanti. Tra i collaboratori iniziali della casa editrice Goffredo Fofi e Adriano Prosperi, e tra gli autori del catalogo Patrick Modiano, Premio Nobel alla Letteratura 2014.