(Pietroburgo, odierna Leningrado, 1895-1970) saggista e critico sovietico. Dedicatosi allo studio del folclore, ha pubblicato alcuni saggi fondamentali per capire gli elementi compositivi delle fiabe e le loro «funzioni narrative», intese come «operato del personaggio determinato dal punto di vista del suo significato per lo svolgimento della vicenda». In Morfologia della fiaba (1928) P. cerca un sistema di classificazione che permetta di stabilire in che cosa consista la fiaba prima di indagarne le origini. In Occidente, dove è stata presentata da R. Jakobson e discussa da C. Lévi-Strauss, quest’opera ha avuto ampia risonanza, e il metodo in essa esposto è stato applicato all’indagine delle «leggi» della narratività. Con Le radici storiche dei racconti di fate (1946) P., richiamandosi al marxismo, ha condotto uno studio diacronico della fiaba come fenomeno sovrastrutturale, ossia non dipendente dai rapporti sociali nell’ambito dei quali si manifesta. P. ha analizzato anche altri temi del folclore nazionale in successivi lavori, in cui ha in parte abbandonato il metodo formale del suo primo studio: L’epos eroico russo (1958), I canti popolari russi (1961), Le feste agrarie russe (1963).