(Tsuwano 1862 - Tokyo 1922), scrittore giapponese. Ufficiale medico, soggiornò in Germania (1884-88) dove conobbe la letteratura europea. Ritornato in patria, parallelamente alla carriera medica, svolse un’intensa attività letteraria, fondando riviste, scrivendo racconti e traducendo opere occidentali (Puškin, Kleist, Goethe). Alcune delle sue traduzioni, su tutte la versione del romanzo L’improvvisatore di Andersen, divennero modello di scrittura per i giovani letterati del tempo e sono oggi considerate dei classici. Di tendenze fortemente romantiche, fu in continua polemica con l’allora imperante naturalismo. Si impose con la cosiddetta «trilogia tedesca», composta da tre racconti ambientati in Germania: La ballerina (1890, nt), Ricordi di vite effimere (1890, nt) e Il messaggero (1891, nt). Oltre a capolavori di narrativa, quali Vita sexualis (1909) e L’oca selvatica (1915), scrisse anche pregevoli romanzi storici e biografie (La famiglia Abe, 1913, nt; Shibue Chusai, 1916, nt).