È stato un poeta, pensatore, scrittore, drammaturgo e politico spagnolo di origini basche. È stato anche uno dei maggiori rappresentanti del movimento letterario "Generazione del '98" (insieme con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós), espressione del modernismo letterario spagnolo. I temi affrontati nelle sue opere sono l’idea di ispanismo inteso come il senso del tragico nella vita, il bisogno di collocare la Spagna nell’Europa industrializzata, l'ansia di eternità e il rapporto fra Dio e l'uomo.
Nacque a Bilbao nel 1864 ma compì i suoi studi di lettere e filosofia a Madrid. Nel 1891 fu chiamato alla cattedra di lingua e letteratura greca dell'Università di Salamanca dove fu nominato rettore nel 1901. Nel 1914 fu destituito per la sua attività contro la monarchia. Dieci anni dopo fu confinato nelle Canarie, a Fuerteventura, a causa della sua opposizione alla dittatura di Primo de Rivera. Il suo esilio toccò molti intellettuali europei, tra cui Einstein, Rolland e Thomas Mann, che appaggiatrono una protesta in suo nome. Riuscì a fuggire e, prima dell'avvento della seconda repubblica, tornò in patria e riprese il suo incarico di rettore. Fu di nuovo destituito nei primi giorni della guerra civile, in seguito a dissensi con i militari nazionalisti e falangisti. Morì a Salamanca nel 1936.