Maria Venturi, pur essendo fiorentina di nascita, ha vissuto a Brescia dall'età di sette anni. Frequenta il Liceo Classico e si laurea in Lettere Antiche all'Università degli studi di Milano, in cui studia con Mario Fubini. Comincia da giovanissima a pubblicare i propri racconti sul settimanale "Novella", all'epoca giornale di narrativa diretto da Giorgio Scerbanenco. Contemporaneamente, inizia la stesura del primo romanzo, che spedirà in bozze (solo la trama e le prime otto cartelle) a Italo Calvino, presso Einaudi, per chiedere un «parere vincolante». Tre mesi dopo arriverà la risposta più che positiva: un invito a terminarne la stesura. Ma la Venturi manterrà il romanzo incompiuto, poichè nel frattempo è stata assunta a "Novella" con un contratto di sei mesi, iniziando un pendolarismo Milano-Brescia che l'accompagnerà per oltre vent'anni. Il contratto le viene rinnovato, ma la rivista è, purtroppo, a rischio chiusura. Interverrà Enzo Biagi, che trasformerà "Novella" in un rotocalco di attualità. La Venturi viene assunta, e trascorre un paio d'anni in giro per l'Italia, come inviata di Sandro Mayer. Nel 1970 diventa giornalista professionista, e nove anni dopo sarà la direttrice di "Novella 2000". Nel 1981 però Paolo Occhipinti la chiama a dirigere "Annabella", di cui rimarrà a capo fino al 1986. Poi manterrà contatti con altre testate: proseguirà con la rubrica di posta iniziata ai tempi di "Annabella", farà interviste e articoli e curerà una rubrica di critica televisiva su "Oggi". È grazie a Oreste del Buono che la Venturi ricomincerà a scrivere narrativa, inaugurando una copiosissima produzione, che sarà ispiratrice di numerose fiction per la televisione: Incantesimo, la famosa serie RAI, annovera Maria Venturi tra i suoi autori.
Autrice prolificissima, tra le sue opere di maggior successo (tutte edite da Rizzoli), ricordiamo Storia d'amore (1984), La moglie nella cornice (1987), Caro amore (1988), La storia spezzata (1989), Il cielo non cade mai (1990), L'amore s'impara (1991), Addio e ritorno (1992), La moglie addosso (1993), Un'altra storia (1994), In punta di cuore (1995), Mia per sempre (1996), Il rumore dei ricordi (1997), L'amore stretto (1998), La donna per legare il sole (1999), Incantesimo (Rai-ERI-Rizzoli 2000), Da quando mi lasciasti (2001), L'amante è finita (2002), Chi perdona ha vinto (2002), Il nuovo incantesimo (Rai-ERI-Rizzoli, 2003), Butta la luna (2004), La bambina perduta (2005), La vita senza me (2010), Come prima (2011). Del 2014 è Niente per caso, sempre per l'editore di riferimento Rizzoli.
Maria Venturi si è spenta il 21 febbraio 2024 all'età di 90 anni. Era definita la “signora dei sentimenti” del romanzo italiano.