(Little Rock, Arkansas, 1886-1950) poeta statunitense. Sperimentalista per temperamento, lasciò gli studi a Harvard, nel 1909, per entrare nel «cerchio magico della vita letteraria londinese», come narra nell’autobiografia La vita è la mia canzone (Life is my song, 1937). Fu presente agli sviluppi dell’imagismo, schierandosi, dopo la dissociazione di Pound, con Amy Lowell, della quale condivise gli esperimenti di «prosa polifonica». In Irradiazioni (Irradiations, 1915), in Stampe giapponesi (Japanese prints, 1918), in Preludi e sinfonie (Preludes and symphonies, 1930) F. esplorò le corrispondenze tra linguaggio poetico e musicale, tra effetti ritmici e visivi, fondendo la suggestività dei simbolisti francesi con la precisione dell’haiku giapponese. Tornato negli Stati Uniti, partecipò al rinnovamento della poesia del Sud, teorizzata da J.C. Ransom, con L’epica dell’Arkansas (The epic of Arkansas, 1936), La montagna ardente (The burning mountain, 1946), Arkansas (1947).