Compositore boemo. Appartenne a una famiglia di musicisti: il padre jan josef (Milázovice 1738 - Cáslav 1818) e il fratello frantisek josef (Cáslav 1765 - Zaticín, Carniola, 1817) furono compositori e organisti; la sorella veronika anna (Cáslav 1769 - Londra 1833) fu pianista e compositrice. Jan Ladislav si esibì per lungo tempo come concertista di pianoforte e di armonica a vetro in varie città europee fra cui Amburgo, dove conobbe Ph.E. Bach, e Londra, dove rimase dal 1790 al 1800. Fu poi al servizio dei principi di Magdeburgo (1802) e di Isenburg (1806) e di Talleyrand a Parigi, ove morì. La parte più importante della sua produzione è rappresentata dalle composizioni per pianoforte (15 concerti pubblicati, fra cui 1 per due pianoforti; circa 50 sonate, variazioni, preludi, fantasie), con le quali contribuì, insieme al contemporaneo M. Clementi, ad allargare le possibilità tecniche ed espressive dello strumento; va inoltre osservato che, pur nell'ambito di strutture formali classiche, la scrittura plastica e monumentale di D. offrì spunti non solo a Beethoven, ma anche ai romantici Schumann e Liszt. Compose inoltre musica strumentale da camera (15 trii, 1 quintetto e 2 quartetti con pianoforte; altri trii per formazioni diverse; sonate per violino e per flauto e pianoforte; 6 sonatine per arpa), liriche da camera, l'opera The Captive of Spilberg (1798), 1 messa e 1 cantata sacra, alcuni pezzi orchestrali. Nel 1796 pubblicò anche un metodo per pianoforte.