John Maxwell Coetzee è uno scrittore sudafricano di lingua inglese, ma di discendenza afrikaner. Nel 2003 viene insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Nelle sue opere narrative ha attaccato il sistema dell'apartheid e condannato il colonialismo nei suoi vari esempi storici, trovando il giusto equilibrio tra esigenza di denuncia e attenzione alle necessità tecniche ed estetiche del romanzo.
Il suo esordio letterario avviene nel 1974 con Deserto, al quale fanno seguito Nel cuore del paese (1977), Aspettando i barbari (1980), Storia di una fattoria africana (1983), Foe (1986).
Coetzee esplora nuovi territori letterari con Il Maestro di Pietroburgo (1994), Torna all’attualità con il romanzo Vergogna (1999, vincitore del Booker Prize; pubblicato in Italia nel 2002), esplorazione del Sudafrica post-apartheid.
Al 2000 risale La vita degli animali, trasposizione letteraria delle lezioni tenute nel 1997-98 all'Università Princeton sul maltrattamento e lo sfruttamento degli animali.
Con Infanzia: scene di vita di provincia (2001), Gioventù: scene di vita di provincia (2002) , Tempo d'estate. Scene di vita di provincia (Einaudi 2010) si cimenta invece con il racconto autobiografico.
Pubblicato in Italia nel 2008 Diario di un anno difficile, che con tono intimo ed esatto, disseziona emozioni complesse e disegna un atlante delle miserie (e della dignità) dell'animo umano.
Nel 2010 esce Lavori di scavo. Saggi sulla letteratura 2000-2005: in una ventina di saggi, da Svevo a Musil, da Beckett a Sebald, da Grass a Philip Roth, alcuni dei più grandi autori del Ventesimo secolo vengono analizzati, e giudicati, da un loro pari. Tra le altre pubblicazioni: L'infanzia di Gesù (Einaudi, 2013), La morte di Gesù (Einaudi, 2020) e Il Polacco (Einaudi, 2023).