È stato uno scrittore e drammaturgo russo. Fu amico di Flaubert, Zola e Auerbach; il suo romanzo Padri e figli è considerato uno dei capolavori della narrativa del XIX secolo per l'analisi della struttura familiare russa della sua epoca e dei rapporti interpersonali al suo interno. Compì gli studi filosofici a San Pietroburgo, dove entrò in contatto con il mondo letterario allora dominato da Puškin e Gogol’. Nel 1838 si recò a Berlino, attratto dai circoli hegeliani. Dal 1845 si dedicò completamente all’attività letteraria. Fu lo scrittore russo più conosciuto e apprezzato in Europa occidentale nella seconda metà dell’Ottocento. Tra le sue opere: Andrej Kolosov (1844), Pane altrui (1848), Le memorie di un cacciatore (1852), Mumu (1854), Un angolo tranquillo (1855), Rudin (1856), Nido di nobili (1859), Alla vigilia (1860), Primo amore (1860), Padri e figli (1862), Fumo (1867), Acque di primavera (1872), Punin e Baburin (1874), L’orologio (1876), Il canto dell’amor trionfante (1881), Klara Milic (1883), Poemi in prosa (1882).