"Attore italiano. Formatosi nel teatro (lavora anche per L. Visconti) e soprattutto nella rivista dell’immediato dopoguerra, si afferma in I vitelloni (1953) di F. Fellini, in cui (pur doppiato da N. Manfredi) delinea il personaggio del bel seduttore sfaccendato e fanfarone, dai tratti candidi e insicuri, al quale resterà legato per sempre. La romana (1954) di L. Zampa e Il bidone (1955) ancora di Fellini ne rivelano le interessanti doti drammatiche. In seguito le sue interpretazioni si dividono tra commedie un po’ esili, dallo scarso rilievo psicologico, come Mariti in città (1957) di L. Comencini o Costa azzurra (1959) di V. Sala, e opere più impegnative, come i film di P. Germi Signore e signori (1965) e Le castagne sono buone (1970). Gli anni ’70 e ’80 lo vedono alle prese ora con film polizieschi (La mala ordina, 1970, di F. Di Leo; La polizia ringrazia, 1972, di Steno) ora con ruoli macchiettistici (personaggi spesso pavidi e maneggioni). Quasi un omaggio a un attore non sempre adeguatamente valorizzato sono, infine, le brevi parti in Ginger e Fred (1986) di F. Fellini e Morte a Venezia (1971) di L. Visconti."